Decreto Infrastrutture 2025: introdotta l’anticipazione del 10% per i servizi di ingegneria e architettura
Convertito in legge il Decreto Infrastrutture 2025: novità chiave l’anticipazione del 10% per studi di ingegneria e architettura, a sostegno di liquidità e competitività.
10/21/20252 min read
Il contesto normativo
È stato ufficialmente convertito in legge il Decreto Infrastrutture (DL n. 73/2025), un provvedimento che amplia in modo significativo la disciplina dei contratti pubblici e della realizzazione delle grandi opere.
Il testo definitivo passa da 17 a 36 articoli, suddivisi in sette Capi, con interventi su ambiti chiave come:
infrastrutture strategiche e grandi opere,
revisione prezzi e gestione delle emergenze,
logistica e trasporti,
eventi sportivi e infrastrutture di supporto.
💡 La novità: anticipazione contrattuale del 10%
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda i servizi di ingegneria e architettura, per i quali viene introdotta la possibilità di prevedere un’anticipazione fino al 10% del corrispettivo contrattuale.
📜 Riferimento normativo:
Articolo 2 – Allegato II.14 del Codice dei Contratti
(modifica all’art. 33 sull’esclusione dall’anticipazione del prezzo)
Si tratta di una misura facoltativa, da applicare solo in presenza di risorse disponibili nel quadro economico dell’intervento, ma che rappresenta un importante segnale di sostegno ai professionisti tecnici.
⚙️ Impatti operativi per il settore
L’anticipazione del 10% consente di:
facilitare l’accesso alle gare da parte di studi di ingegneria e architettura,
migliorare la liquidità nelle fasi iniziali dei progetti,
sostenere la competitività di professionisti e PMI tecniche, spesso penalizzati da vincoli finanziari.
In questo modo, il Decreto crea una leva finanziaria virtuosa, che favorisce la partecipazione qualificata e stimola la capacità di pianificazione dei servizi di progettazione pubblica
Figura 1 – Differenza tra la situazione pre e post Decreto Infrastrutture 2025:
prima dell’intervento non era prevista alcuna anticipazione (0%),
ora è consentita fino al 10%, in base alle risorse disponibili.
👩🔧 Focus: il valore per i professionisti
La misura si traduce in una maggiore sostenibilità per gli studi tecnici, che potranno contare su un flusso finanziario iniziale per sostenere spese di progettazione, rilievi, consulenze e sicurezza.
È anche un passo in avanti verso la parità di accesso e la valorizzazione della competenza tecnica femminile, oggi sempre più presente nel settore ingegneristico.
🔎 Conclusioni
L’estensione dell’anticipazione contrattuale segna un cambio di passo strutturale per il comparto degli appalti pubblici.
Per le aziende e i professionisti coinvolti, diventa fondamentale affiancare a questa novità strumenti di copertura finanziaria e assicurativa adeguati — dalle garanzie fideiussorie alle polizze cauzionali — per gestire in modo sicuro le nuove opportunità.
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