Giappone verso la fine della deflazione? Il ruolo chiave degli investimenti e delle riforme strutturali
Dopo tre decenni di stagnazione, il Giappone sembra uscire dalla trappola deflazionistica. Analisi Coface: inflazione, salari, capex e prospettive di crescita.
9/19/20252 min read
Dalla deflazione all’inflazione: un cambiamento epocale
Per oltre trent’anni, il Giappone è stato sinonimo di deflazione e crescita lenta. Dopo lo scoppio della bolla immobiliare degli anni ’90, i prezzi e i salari sono rimasti stagnanti, minando i consumi e gli investimenti.
Dal 2022, però, qualcosa è cambiato: l’inflazione ha superato stabilmente il 2%, obiettivo storico della Bank of Japan. Inizialmente spinta dall’aumento dei costi energetici e dal deprezzamento dello yen, oggi è sempre più trainata dalla domanda interna.
Le imprese del settore servizi — in particolare ristorazione, turismo e trasporti — stanno trasferendo i costi più elevati ai consumatori, sostenute da una ripresa dei consumi e dal boom del turismo internazionale.
Salari in crescita e mercato del lavoro in tensione
Un altro elemento nuovo è la dinamica salariale.
Secondo Coface, i salari medi in Giappone sono aumentati del 3,6% nel 2023, 5,1% nel 2024 e 5,3% nel 2025, segnando i rialzi più forti degli ultimi decenni.
Dietro questi numeri c’è una combinazione di carenza di manodopera e maggiore potere contrattuale dei lavoratori. La forza lavoro, che include oggi più donne e anziani grazie alle riforme dell’era Abe, ha raggiunto un livello record, ma la crescita demografica è ormai ferma.
L’aumento dei salari, se accompagnato da produttività e investimenti, potrebbe finalmente sostenere una spirale positiva tra redditi, consumi e crescita.
Il boom degli investimenti: il vero motore della svolta
Il focus Coface evidenzia un cambiamento decisivo: le aziende giapponesi, da sempre prudenti, stanno investendo di più in automazione, digitalizzazione e R&S.
Tra il 2022 e il 2024, il capex (investimenti in capitale fisso) è cresciuto del 9,1% medio annuo, mentre la spesa in ricerca e sviluppo è tornata robusta, sostenuta anche da incentivi fiscali e pressioni della Borsa di Tokyo per migliorare la redditività.
Questa “nuova stagione degli investimenti” è cruciale per mantenere la crescita dei profitti, aumentare la produttività e consolidare l’uscita dalla deflazione.
I nuovi vincitori e perdenti
La reflazione giapponese ha però effetti asimmetrici:
Vincitori: esportatori e imprese dei servizi (turismo, trasporti, ristorazione).
Perdenti: PMI a bassa produttività, che faticano a sostenere i costi del lavoro e vedono crescere i fallimenti aziendali.
Secondo Coface, questo “ricambio naturale” potrebbe portare nel medio periodo a un tessuto produttivo più efficiente e competitivo.
Rischio Paese Giappone secondo la Risk Dashboard Coface
Nella Risk Dashboard di Coface, il Giappone mantiene una valutazione di rischio moderato, con prospettive stabili ma condizionate da tre fattori chiave:
Invecchiamento demografico – riduce la forza lavoro e pesa sulla spesa pubblica.
Dipendenza energetica – vulnerabilità ai rincari globali di gas e petrolio.
Politiche monetarie e fiscali espansive – sostengono la crescita ma aumentano il debito pubblico (235% del PIL).
La ripresa della domanda interna e il rafforzamento delle imprese manifatturiere e dei servizi lasciano intravedere una transizione verso un’economia più equilibrata, ma la sostenibilità dell’inflazione resta incerta.
Conclusione: il Giappone tra opportunità e cautela
Il Giappone sembra finalmente vicino a rompere la spirale deflazionistica che lo ha frenato per tre decenni.
L’equilibrio tra inflazione, salari e investimenti è ancora fragile, ma il “capex boom” e la maggiore fiducia dei consumatori rappresentano un segnale concreto di cambiamento strutturale.
Se le aziende continueranno a investire in produttività e innovazione, il Giappone potrebbe trasformare l’attuale fase inflazionistica in una nuova era di crescita sostenuta.
👉 Leggi lo studio completo: Il Giappone di fronte a un bivio: uscirà dalla trappola deflazionistica?
👉 Analisi aggiornata del rischio Paese: Risk Dashboard – Japan
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