Truffe nei contratti “a dilazione” nel settore vinicolo (e agroalimentare): come riconoscerle e tutelarsi

Crescono frodi e “acquisti a dilazione” nel vino: segnali d’allarme, tutele contrattuali, verifiche e strumenti (assicurazione crediti, recupero, business information).

10/17/20253 min read

Perché parlarne adesso

Il fenomeno delle frodi agroalimentari è in forte evoluzione: il giro d’affari delle agromafie in Italia è stimato in 25,2 miliardi €; tra i driver, falso Made in Italy e schemi finanziari fraudolenti lungo la filiera. Coldiretti+1
All’estero il “Italian sounding” continua a erodere valore (stime oltre 120 miliardi € nel mondo), mentre la contraffazione di vini e alcolici ha generato perdite per >300 milioni € per l’Italia in cinque anni, secondo dati EUIPO.

Nel frattempo aumentano i casi di truffe B2B su ordini “a dilazione”: si promettono pagamenti a 30/60/90 giorni, la merce parte, ma il saldo non arriva; in alcune indagini recenti sono stati sequestrati >1,3 milioni di litri di vino “fantasma” in provincia di Foggia.

Che cos’è la truffa “a dilazione”

Schema tipico in ambito B2B (spesso vino, oli, specialty food): ordine importante + pagamento differito, documentazione apparentemente regolare (DDT, fattura, PEC), poi irreperibilità alla scadenza o intestazioni societarie “mobili”. È frequente l’uso di assegni postdatati non onorati o Ri.Ba. senza copertura; in giurisprudenza, l’assegno consegnato con rassicurazioni mendaci può integrare truffa contrattuale, non mero inadempimento.

Red flags da non ignorare

  • Ordini anomali al primo contatto; urgenza di chiudere.

  • Rifiuto di acconti e pressione su pagamenti solo posticipati.

  • Identità opaca: visure recentissime, sedi “virtuali”, telefoni temporanei.

  • Secondo ordine più grande con il primo ancora scoperto.

  • Scomparsa a scadenza o cambio improvviso di ragione sociale.

(Questi pattern ricorrono nei casi di cronaca e nelle segnalazioni di settore.)

Il contesto: non solo prodotto, anche finanza

Oltre alla merce, emergono frodi sui fondi agricoli/PAC: EPPO ha documentato in Italia schemi per >20 milioni € con sequestri per 17,2 milioni € nell’autunno 2025. Segnale che le condotte fraudolente si spostano dove ci sono flussi di denaro e vulnerabilità procedurali.

Come difendersi: protocollo operativo in 8 mosse

1) Due diligence “vera” sul cliente

  • Visura, P.IVA, bilanci, soci, pregiudizievoli, protesti; fonti terze (banche dati, business information).

  • Verifica coerenza tra volumi richiesti e storia operativa dell’acquirente.

2) Termini e fidi graduali

  • Acconto 20–30% sui primi ordini; plafond e scaglioni; stop consegne con scaduti aperti.

3) Mezzi di pagamento sicuri

  • Bonifico anticipato, lettere di credito, escrow; evitare assegni postdatati/Ri.Ba. “deboli”. (V. giurisprudenza su truffa contrattuale).

4) Contratti “anti-frode”

  • Interessi di mora, penali, sospensione forniture, riserva di proprietà fino a saldo; foro competente e procedure rapide.

  • Per il vino: inserire riferimenti a lotti, DO/IG, analisi e conformità.

5) Controlli fisici & tracciabilità

  • Sopralluogo o incontro in sede cliente; archiviare ordini, conferme, DDT, POD.

  • Allineare registri e dichiarazioni (es. cantina/ICQRF).

6) Coperture e servizi specializzati

  • Assicurazione del credito per limite di fido, monitoraggio e indennizzo in caso di insoluto; recupero crediti strutturato.

  • Factoring pro soluto per smobilizzare senza portare rischio in pancia.

7) Monitoraggio continuo

  • Alert su cambi soci/sede, anomalie di pagamento, news negative.

  • Review periodica dei plafond.

8) Segnalazione & risposta rapida

  • Bloccare consegne, diffida; se emergono elementi dolosi → GdF/CC/Procura.

  • Coordinarsi con ICQRF per profili di frode alimentare (controlli 2024–25 in aumento).

Made in Italy & denominazioni: come verificare

A tutela del brand e del consumatore, verifica titoli e uso corretto delle DOP/IGP negli scambi (etichette, documenti, marketplace): la Commissione UE spiega criteri e strumenti; è utile consultare GI Hub/eAmbrosia per denominazioni e vincoli d’uso.

Il ruolo (e i limiti) dell’agente di commercio

L’agente non è garante del pagamento, ma deve agire con lealtà e informare il preponente su circostanze utili (es. solvibilità). In presenza di omissioni dolose o garanzie mendaci, può profilarsi responsabilità civile e, nei casi gravi, concorso in truffa. Inserire nel contratto:

  • obbligo di due diligence documentata,

  • sospensione/retroversione provvigioni in caso di insoluti,

  • responsabilità per dolo/colpa grave e divieto di incassi non autorizzati.
    (Per la stesura, farsi assistere dal legale.)

Perché conviene assicurare il credito anche se “controllo già i clienti”

Le polizze affiancano la due diligence con rating aggiornati, limiti di fido dinamici, recupero stragiudiziale/legale e indennizzo. Effetti: più vendite sicure, cassa protetta, maggiore disponibilità bancaria su crediti assicurati.

In sintesi

  • Frodi e “dilazioni truffaldine” crescono in un contesto di agromafie e contraffazione in evoluzione.

  • Il vino è ad alto rischio: casi recenti mostrano volumi sequestrati senza tracciabilità.

  • La difesa è processo, non atto: due diligence, contratti robusti, pagamenti sicuri, assicurazione del credito e risposta tempestiva.

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